"Volevo il movimento, non un'esistenza quieta. Volevo l'emozione, il pericolo, la possibilità di sacrificare qualcosa al mio amore. Avvertivo dentro di me una sovrabbondanza di energia che non trovava sfogo in una vita tranquilla". Queste parole tratte dal libro "La felicità familiare" di Lev Tolstoj, influenzarono un soulrider americano, Chris McCandless, nella sua scelta di vita, radicale, estrema se vogliamo, ma che muove dal desiderio di avventura presente in ognuno di noi. Il messaggio di Chris è inequivocabile, l'infelicità dell'uomo sta nella mancanza di iniziativa a cambiare il corso della propria esistenza, perché condizionato dalla sicurezza e dal conformismo, elementi che sembrano assicurare la pace dello spirito, in realtà non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale dell'uomo è la passione per la scoperta. La gioia di vivere deriva dal confrontarsi con le nuove esperienze che la vita ci riserva, dall'avere un orizzonte in continuo cambiamento, dal cominciare a fare con coraggio cose che non avremmo mai immaginato ed osato fare.
